Il capello: la crescita e la caduta
Il capello è la parte visibile di un sistema molto complesso, il follicolo, dove si svolgono tutte le funzioni metaboliche utili alla crescita e al mantenimento in salute della nostra chioma. È proprio qui, infatti, che dai vasi sanguigni arrivano nutrimento e ossigeno. Il capello vero e proprio, in realtà, è un cilindro lungo e sottile di cellule che fuoriesce dall’epidermide ed è costituito da cheratina (per il 65-95%), acqua, lipidi, pigmenti, oligoelementi e melanina, che conferisce il colore al capello.
Via via che il capello si avvicina al foro di uscita le cellule si induriscono perdendo il loro nucleo, e morendo si trasformano in cheratina. La fase di produzione di nuove cellule, definita Anagen, permette l’allungamento del capello e dura generalmente da 3 a 7 anni.
Al termine dell’attività produttiva il capello, cresciuto continuativamente, smette di allungarsi ed entra, per circa 15 giorni, in fase Catagen.
Quando, infine, è trattenuto alla cute senza però esservi “legato” entra nell’ultima fase, detta Telogen. Può restare al suo posto ancora altri due-tre mesi prima di cadere. Se il follicolo che ha alimentato il capello fino a qualche mese prima è sano, avrà già iniziato a produrne un altro che entro breve tempo lo sostituirà.
Alcuni fattori, come stress, squilibri ormonali e l’età possono influire sulla capacità del follicolo di produrre nuovi capelli in quantità adeguata a bilanciare la caduta. L’età adulta e l’anzianità segnano un momento importante per la caduta del capello, con una tendenza maggiore negli uomini alla perdita e alla depigmentazione.
Anche l’alimentazione influisce in maniera importante: una dieta troppo povera di aminoacidi, oligoelementi, minerali e vitamine può provocare un’importante caduta di capelli.